Un teatro fatto da giovani attori per i giovani

Se ai gio­va­ni attori non vengono date op­por­tu­ni­tà di fare espe­rien­za sul cam­po, come fare per vivere di teatro oggi? 

Sembra che il tea­tro in Sicilia stia len­ta­men­te mo­ren­do e te ne ac­cor­gi quan­do tra il pub­bli­co in sala non tro­vi i gio­va­ni. È una critica amara ma bi­so­gna pur farla: oggi è fondamentale  scen­de­re dal pie­di­stal­lo e in­con­tra­re la gen­te.

L’importanza di modelli di riferimento per un teatro aperto ai giovani

giovani attori - teatro giovani GAGS
Il maestro Lamberto Pugelli

Sono nato e cre­sciu­to in teatro e come fi­glio d’ar­te per mol­to tem­po ho vis­su­to ­l’an­sia di chi ha un co­gno­me in­gom­bran­te. Grazie ad anni di ga­vet­ta e ai mae­stri che hanno scommesso su di me sono riuscito a con­qui­sta­re ruo­li artistici im­por­tan­ti al tea­tro e al cinema. Formato alla Scuola d’Arte Drammatica Umberto Spadaro del Teatro Stabile di Catania sotto la direzione del maesto Lamberto Puggelli, tra le più prestigiose scuole d’arte drammatica italiane annesse ai Teatri Stabili, finalizzata alla formazione professionale di giovani attori e operatori teatrali e alla ricerca e della sperimentazione della cultura teatrale e dello spettacolo.

giovani attori - teatro stabile GAGS
Il Teatro Stabile di Catania

Oggi ai gio­va­ni non vengono date molte pos­si­bi­li­tà di fare espe­rien­za sul cam­po, una volta usciti dalle scuole di recitazione. Il tea­tro at­tra­ver­sa una fase cri­ti­ca dove la presenza della po­li­ti­ca è  dominante rispetto al fattore cul­tu­ra­le: scarseggia la sperimentazione e la programmazione teatrale guarda alla tra­di­zio­ne senza parlare ai gio­va­ni. In Sicilia poi sembra che il tea­tro non ab­bia più la for­za di scuo­te­re il pub­bli­co e rispondere a­lla missione edu­ca­ti­va che ha avuto in passato.

Il sogno di un teatro partecipato e a portata di giovani attori

Dalla necessità di co­mu­ni­ca­re qual­co­sa di nuo­vo, di dare una nuo­va linfa al tea­tro in Sicilia nasce GAGS, dove il no­stro obiet­ti­vo è av­vi­ci­na­re i gio­va­ni alla scena, per­ché è una delle poche forme d’arte che ti forma e ti spinge a ri­flet­te­re.  Sogno un teatro partecipato e condiviso come un grande quar­tie­re in cui tut­ti i vi­ci­ni par­te­ci­pa­no e met­to­no a di­spo­si­zio­ne i loro ta­len­ti e le loro idee. GAGS con lo spettacolo 262 ve­sti­ti ap­pe­si sta aven­do suc­ces­so e il merito è tutto del la­vo­ro di squa­dra: ognu­no con il suo ta­len­to con­tri­bui­sce alla buona riu­sci­ta del­l’o­pe­ra e tutti insieme, senza fare troppo rumore, abbiamo piantato un piccolo seme di innovazione.

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