Cantante, Musicista, Autore di Colonne Sonore
Mario trasmette, reinventa e ricrea. Il cunto nella sua bocca e nei suoi segni espressivi ti fa saltare sulla sedia, ti fa partecipe di vicende secolari, ti diverte ti destabilizza, perché Mario nel suo essere hic et nunc è antico e contemporaneo, giovane e vecchio, con lui siamo nel passato, nel presente e nel futuro, ma non solo noi, lo è l’eredità di cui siamo collettivamente ed individualmente responsabili – Moni Ovadia
Una Carriera in Musica
Mario Incudine è stato definito uno dei personaggi più rappresentativi della nuova world music italiana. Collabora fattivamente con Simone Cristicchi, Ambrogio Sparagna, Lucilla Galeazzi, Nino Frassica, Mario Venuti, Tosca, Antonella Ruggiero e Kaballà. Ha duettato con Artisti come Francesco De Gregori, Lucio Dalla, Peppe Servillo, Alessandro Haber e Francesco Di Giacomo (Banco del Mutuo Soccorso). In qualità di cantante e musicista, fa parte stabilmente dell’Orchestra Popolare Italiana dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma diretta dallo stesso Sparagna.Il 1° Maggio ha anche duettato con Francesco De Gregori alla sala Santa Cecilia dell’auditorium dell’Auditorium del Parco della Musica di Roma. Al Teatro Massimo di Palermo il 12 Aprile 2008 ha accompagnato con bouzouki e voce Antonella Ruggiero nel concerto “Summertine.. ninne nanne dal mondo”, firmando gli arrangiamenti insieme a Marco Betta, Giovanni D’aquila e Valter Sivilotti. E’ il direttore dell’Orchestra EtnoMediterranea, una formazione di 18 musicisti provenienti da tutte le aree del maghreb, che ha debuttato il 1 luglio 2008 al Teatro di Verdura di Palermo ospitando il virtuoso suonatore asturiano di gaita midi Hevia e la cantante tunisina Zorha Lajnef. È direttore dell’orchestra “SeteLuasOrkestra” produzione speciale del festival Sète Sois sète Luas presieduto dai premi nobel Dario Fo e Josè Saramago.
“Il Futuro della Musica Popolare Siciliana”
La rivista World Music Magazine ha inserito poi nella prestigiosa collana musicale Tribù italiche Sicilia un altro suo brano, Viddaniska, grazie al quale è stato definito da Pietro Carfì “il futuro della musica popolare siciliana”.
Vincitore del X Festival della Canzone Siciliana e Premio della critica al XI festival della canzone siciliana, nell’album “Anime Migranti” tratta il tema della migrazione senza retorica e con grande impegno sociale avvalendosi della collaborazione di artisti come Salvatore Bonafede, Mario Venuti, Alessandro Haber, Nino Frassica e Faisal Taher un disco che lo consacra come una delle espressioni più originali della nuova musica popolare italiana.
Mario Incudine sul palco di 262 Vestiti Appesi
Mario Incudine è l’autore e il compositore della colonna sonora dello spettacolo 262 Vestiti Appesi il brano “Escusè muà pur mon franzè”, elaborata dalla lettera di un sopravvissuto a Marcinelle, rimasto muto dopo l’incendio, pubblicata nell’ultimo suo cd.